27 Giu 2016
Assegno al Nucleo Familiare - Domande (F.A.Q)

Ogni anno occorre ripresentare la domanda alla propria Azienda. Ricordiamo, inoltre, che si possono recuperare gli arretrati degli assegni dei cinque anni precedenti nel caso non si sia mai fatta richiesta pur avendone i requisiti in base alle tabelle anno per anno vigenti.

 

(Tabelle valide 2017-2018)

 

1.Che cos'è l'Assegno al Nucleo Familiare (ANF)?
2.Quali sono i componenti del nucleo familiare?
3.A quanto ammonta l'assegno?
4.Cosa si intende per componente inabile del nucleo familiare?
5.Quali sono i redditi da considerare?
6.Le "famiglie di fatto" possono beneficiare dell'ANF?
7.Le famiglie con figli di coniugi "separati o divorziati"?
8.In caso di variazione della composizione del nucleo familiare?
9.Quando si deve presentare la domanda?
10.A quanto ammonta l'assegno?
11.Durata del periodo di erogazione dell' ANF in caso di assenze
12.L' ANF è tassato?
13.E' possibile richiedere l' ANF per gli anni passati?
14.A quanto ammonta l'ANF per le lavoratrici/lavoratori part-time?
15.E in caso di assenza delle lavoratrici/lavoratori part-time?
16.NOTA BENE

Che cos'è l'Assegno al Nucleo Familiare (ANF)?
E' una prestazione a carico dell' INPS, generalmente anticipata dal datore di lavoro al lavoratore dipendente nel corso dell' attività lavorativa, che ha la funzione di sostenere i nuclei familiari composti da più persone ed i cui redditi sono compresi nelle fasce stabilite annualmente. Spetta in misura diversa in rapporto al numero dei componenti ed al reddito del nucleo familiare. Spetta altresì ai pensionati e parasubordinati.

Quali sono i componenti del nucleo familiare?
Sono:
• il richiedente l'assegno - laqvoratore o titolare di prestazioni previdenziali;
• il coniuge non legalmente ed effettivamente separato;
• i figli ed equiparati di età inferiore ai 18 anni o maggiorenni inabili;
• dal 1.1.2007 i nuclei familiari numerosi, certificati dall' INPS (cfr mod di dichiarazione all) composti cioè da almeno 4 figli o equiparati di età inferiore a 26 anni, hanno diritto all'assegno al nucleo familiare oltre che per i figli minori anche per i maggiori di anni 18 (compiuti) ed inferiore a 21 anni purchè studenti o apprendisti.
• fratelli, sorelle e nipoti collaterali (ovvero i figli di fratelli o sorelle); nipoti diretti se di età inferiore ai 18 anni o maggiorenni inabili.
1. Nucleo di riferimento per unioni civili.
1.1 Nucleo in cui solo una delle due parti dell'unione è lavoratore dipendente o
titolare di prestazione previdenziale.
In questo caso, al pari del diritto riconosciuto nell'ambito del matrimonio per il coniuge non
separato legalmente ed effettivamente - che non sia titolare di posizione tutelata, devono
essere riconosciute le prestazioni familiari per la parte dell'unione civile priva di posizione
tutelata.
1.2 Nucleo formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una
delle due parti dell'unione nati precedentemente all'unione stessa.
Nel caso di genitori separati o naturali con figli nati precedentemente all'unione civile, nulla
cambia nel caso in cui uno dei due genitori abbia la posizione tutelata e l'affido sia condiviso
oppure esclusivo. A tali figli, infatti, viene garantito in ogni caso il trattamento di famiglia su
una delle due posizioni dei propri genitori, a nulla rilevando la successiva unione civile
contratta da uno di essi.
Ove si tratti di genitori separati o naturali, privi entrambi di una posizione tutelata, la
successiva unione civile di uno dei due con altro soggetto - lavoratore dipendente o titolare di
prestazione previdenziale sostitutiva - garantisce il diritto all'ANF/AF per i figli dell'altra parte
dell'unione civile.
1.3 Nucleo formato da persone dello stesso sesso con unione civile e figli di una
delle due parti nati dopo l'unione
In tale situazione l'assegno potrà essere erogato dall'Istituto allorché il figlio sia stato inserito
all'interno dell'unione civile, anche mediante il procedimento descritto dall'art. 252 c.c..

A quanto ammonta l'assegno?
La misura dell'ANF varia in relazione alla tipologia del nucleo familiare, al numero dei componenti ed al reddito posseduto da tutti i soggetti costituenti il nucleo familiare. L' INPS, anno per anno, rende noti i nuovi livelli di reddito per l' A.N.F. per i lavoratori dipendenti, rivalutando i precedenti sulla base della variazione dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati, calcolato dall'Istat, ed i relativi importi dell' assegno.

Cosa si intende per componente inabile del nucleo familiare?
Si intende soggetto inabile al lavoro "proficuo". Il concetto di lavoro proficuo è stato interpretato da numerose sentenze della Cassazione, secondo le quali, per il riconoscimento dello stato di inabilità non è necessario il riscontro di un' assoluta e permanente incapacità a svolgere qualsiasi lavoro, ma è sufficiente che il soggetto venga giudicato inidoneo a dedicarsi ad un lavoro atto a soddisfare le sue primarie esigenze di vita senza usura delle sue energie. Per incapacità dei minori si deve intendere l'esistenza di persistenti difficoltà a svolgere i compiti e le funzioni proprie della loro età. Ricordiamo che in questi casi i limiti di reddito sono aumentati.

Quali sono i redditi da considerare?
Il reddito familiare da prendere in considerazione ai fini dell' ANF è costituito dalla somma dei redditi conseguiti dai singoli componenti il nucleo familiare nell'anno solare precedente il 1° luglio di ogni anno
per il quale viene presentata domanda ed ha valore per la corresponsione dell'assegno fino al 30 giugno dell'anno successivo (es. periodo 1/7/2016 - 30/6/2017 devono essere dichiarati i redditi dell'anno 2015).
Circa le tipologie di reddito da computare, sono quelle assoggettabili all' Irpef anche se prodotti all' estero e da considerarsi al lordo di qualsiasi detrazione comunque specificata (oneri deducibili) ma al netto dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori. In dettaglio: redditi da lavoro dipendente e assimilati (*), da pensione, da prestazione (disoccupazione, malattia, cassa integrazione etc), l'assegno di mantenimento corrisposto al coniuge separato, i redditi di qualsiasi natura derivanti da lavoratore autonomo, da terreni, fabbricati e immobili (**) (al lordo dell'eventuale detrazione dell' abitazione principale) redditi a tassazione separata, redditi esenti da imposta o soggetti a ritenuta alla fonte o ad imposta sostitutiva (ad es. interessi su depositi bancari, postali e su titoli, proventi da quote d' investimento, borse di studio) se superiori a euro 1.032,91.
Reddito di riferimento in caso di convivenza
Ai fini della misura dell'ANF, per la determinazione del reddito complessivo è assimilabile ai nuclei familiari coniugali la sola situazione dei conviventi di fatto, di cui ai commi 36 e 37 dell'art.1 della legge n.76/2016, che abbiano stipulato il contratto di convivenza di cui al citato comma 50 dell'art.1 della legge n.76/2016, qualora dal suo contenuto emerga con chiarezza l'entità dell'apporto economico di ciascuno alla vita in comune.
Si precisa che nella domanda per le suddette prestazioni familiari il richiedente è tenuto a dichiarare sotto la propria responsabilità, ai sensi dell'art.46 del DPR 445/2000, lo stato di "coniuge", "unito civilmente", "convivente di fatto" ex comma 50 dell'art.1 della legge 76/2016.
Per quanto riguarda la qualificazione di "unito civilmente" ai sensi del comma 3, art.1 della legge n.76/2016, dovrà farsi riferimento agli atti dell'unione civile registrati nell'archivio dello stato civile.
Trattandosi di dati detenuti da altra pubblica amministrazione, ai fini della concessione del diritto sarà sufficiente la dichiarazione del richiedente, nella domanda, di essere coniuge/unito civilmente/convivente di fatto ai sensi del comma 50 della legge 76/2016.
Il matrimonio contratto all'estero da cittadini italiani con persona dello stesso sesso produce gli effetti dell'unione civile regolata dalla legge italiana.
(*) Per coloro che presentano il solo mod.Certificazione Unica 2016 – CU2016 (CUD), si ricorda che rientrano tra i redditi anche le somme riscosse e detassate per l'incremento della produttività del lavoro, riportate al rigo 201. Tali somme sono invece già ricomprese nel mod. 730 al rigo 4 del riepilogo dei redditi.
(**) Per coloro che presentano il mod. 730 sono pertanto da considerare anche i redditi indicati nella sezione "altri dati" righe 147 e 148.

Le "famiglie di fatto" possono beneficiare dell'ANF?
Sì, purchè la domanda sia preceduta dalla richiesta di autorizzazione da presentare all'Inps per il riconoscimento ad includere il figlio nato fuori del matrimonio all'interno del proprio nucleo, allegando uno stato di famiglia. Tale domanda è da presentarsi da parte di uno solo dei genitori, ed in questo caso il reddito da indicare è solo quello del richiedente ed eventualmente dei figli.

Le famiglie con figli di coniugi "separati o divorziati"?
ll coniuge affidatario con posizione protetta (rapporto di lavoro, pensione etc) è l'esclusivo titolare del diritto all' ANF . Il coniuge affidatario non titolare di una posizione protetta esercita il diritto sulla posizione tutelata dell' altro coniuge o ex-coniuge. In caso invece di affidamento congiunto dei figli ai coniugi separati, dovranno essere questi ultimi, di comune accordo, a stabilire a chi dei due spetti l' ANF. In caso di contrasto si dovrà invece far riferimento al requisito della convivenza. In tutti i questi casi è necessaria l' autorizzazione INPS.

In caso di variazione della composizione del nucleo familiare?
Le variazioni devono essere comunicate al datore di lavoro entro 30 giorni dal loro verificarsi. Stessa cosa nel caso vengano meno le condizioni cha hanno dato titolo all' aumento dei livelli di reddito familiare (es il celibe o la nubile che contragga matrimonio) o anche nell' evenienza che esse insorgano (es per separazione legale).

Quando si deve presentare la domanda?
La domanda di ANF si deve presentare a partire dal 1 luglio di ciascun anno (salvo variazione del nucleo familiare in corso d'anno) ed ha validità sino al 30 giugno dell'anno successivo (01/7/2016 – 30/06/2017)

A quanto ammonta l'assegno?
La misura dell'ANF varia in relazione alla composizione, al numero dei componenti ed al reddito posseduto da tutti i soggetti costituenti il nucleo familiare. L' INPS rende noto annualmente sia i livelli di reddito per il beneficio dell' ANF, applicando una rivalutazione in base alla variazione dell'indice dei prezzi al consumo calcolato dall'Istat, che i relativi importi dell' assegno.

Durata del periodo di erogazione dell' ANF in caso di assenze:

Causa assenza

Durata dell' erogazione ANF

 

infortunio sul lavoro o malattia professionale

massimo 3 mesi  durante il periodo di inabilità temporanea

 
 

malattia

Per tutto il periodo indennizzato o retribuito fino a un massimo  di 6 mesi

 

gravidanza o puerperio

per tutto  il periodo di congedo di maternità/paternità e parentale (ex astensione obbligatoria o facoltativa), previsti dalla legge

 
 

congedo matrimoniale

per tutto  il periodo retribuito

 

ferie e festività

per tutto il periodo escluso la domenica

 

permessi e aspettative sindacali e cariche elettive

per tutto il periodo indennizzato

 
 

permessi e congedi per assistenza  a portatori di handicap

per la durata dei permessi o del congedo

 
 

sciopero

per tutto il periodo

 

sospensione disciplinare

per tutto il periodo di sospensione

 

 

L' ANF è tassato?
No. L'ANF non concorre a formare la base imponibile ai fini Irpef e non fa parte dell' imponibile contributivo.

E' possibile richiedere l' ANF per gli anni passati?
Sì. Su questa materia vige la prescrizione quinquennale, termine che può essere interrotto mediante una semplice richiesta scritta all' INPS.

A quanto ammonta l'ANF per le lavoratrici/lavoratori part-time?
Alle lavoratrici/lavoratori occupati a tempo parziale spetta l' ANF nella misura settimanale intera a condizione che abbiano lavorato almeno 24 ore nella settimana.
Se il numero delle ore lavorate è inferiore, spettano tanti assegni giornalieri quante sono le giornate di lavoro effettivamente prestate, indipendentemente dal numero delle ore lavorate in ciascuna delle giornate stesse.

E in caso di assenza delle lavoratrici/lavoratori part-time?
Per il part-time orizzontale con orario inferiore alle 24 ore settimanali, l'assegno compete ugualmente per le giornate di assenza dal lavoro dovute a ferie, malattia, maternità, infortunio sul lavoro, sempre a condizione che la prestazione fosse dovuta in quei giorni e che le predette giornate siano comunque retribuite e indennizzate. Per il part-time verticale l'assegno non viene corrisposto al lavoratore per le giornate di assenza dovute a ferie, malattia, maternità e infortunio sul lavoro ove queste cadano nel periodo contrattuale di pausa lavorativa.

(Tabelle valide 2016-2017)

NOTA BENE

• Si ha diritto all' ANF se almeno il 70% del reddito del nucleo familiare è costituito da lavoratore dipendente o ad esso assimilabili.Rientrano in questa fattispecie, i redditi da pensione, da Co.Co.Co o lavoro a progetto e le prestazioni previdenziali derivanti da lavoro dipendente (indennità di disoccupazione, malattia e maternità, integrazione salariale etc).

• Non può essere concesso più di un ANF per lo stesso nucleo familiare;

• Il richiedente che dichiari dati non veritieri o ometta gli stessi in funzione dell'acquisizione del diritto all' ANF, è passibile di reato per truffa ai danni dell' Inps.