13 Mag 2015
3 domande ad un sindacalista

Intervista ad un rappresentante sindacale aziendale per comprendere quali sono le sfide che deve affrontare nello svolgere la sua attività quotidiana.

Su quale problematica i lavoratori coinvolgono più frequentemente il rappresentate aziendale?
In tutte le nostre aziende del settore del credito si stanno svolgendo le consegne ai lavoratori delle note valutative dell'anno 2014. Quello che stiamo verificando, soprattutto nelle grandi aziende, è un aumento costante ed esponenziale di abbassamenti generalizzati delle note valutative. Il pericoloso aumento di qualifiche: - con l'obiettivo non raggiunto - comporta come si sa il mancato riconoscimento al lavoratore sia del premio aziendale sia dei sistemi incentivanti aziendali. Sappiamo bene il perché di simili strategie aziendali: taglio ed il contenimento del costo del lavoro è perseguito anche con il taglio massiccio di quote di salario e di reddito ad un numero significativo di lavoratori. In molti casi è perciò necessario ricorrere contro le note di qualifica con l'assistenza sindacale per ottenere il giusto giudizio.
L'aumento esponenziale dei provvedimenti disciplinari.
Note di qualifica e provvedimenti disciplinari sono la stessa cosa?
Si tratta di due situazioni diverse anche se talvolta collegate, in questo periodo Assistiamo all'aumento esponenziale di provvedimenti disciplinari erogati dalle aziende ai lavoratori accusati di aver mancato ai propri doveri.
Infatti, il combinato disposto di leggi, normative, compliance e regole di condotta aziendali stanno avendo sempre di più il risultato di scaricare sul lavoratore la responsabilità personale oggettiva a volte con conseguenze anche gravi sia sul piano sia civile che penale. Qualsiasi norma pensata dai regolatori come Bankitalia, Consob, Bce etc che dovrebbero misurare, contenere e regolamentare l'attività bancaria e finanziaria e porre limiti allo strapotere dei manager, degli amministratori delegati e direttori generali delle nostre aziende, finisce che in combinato con le normative interne aziendali scarichino le responsabilità sul soggetto più debole: il singolo lavoratore. Su quello che mette la faccia e rappresenta l'azienda con il cliente. E' lui l'unico che paga, se sbaglia, a prescindere molto spesso se abbia avuto o meno delle responsabilità.
A volte basta un alterco con un cliente, oppure una lettera di reclamo scritta da questi agli uffici di customer satisfaction per essere oggetto di un provvedimento disciplinare.
Tutto questo apre a nuove istanze a nuovi bisogni dei lavoratori, ad una difesa dell'operato del singolo che il sindacato deve saper rappresentare. Per questo è indispensabile sostenere ogni singola richiesta di supporto e difesa dei lavoratori, per questo è opportuno che si sappia cogliere l'opportunità che tale bisogno ci dà per esprimere la vicinanza del sindacato nei momenti di massima difficoltà
Ma per fare questo ci vuole il coraggio di non voltarsi dall'altra parte o lasciare da solo il lavoratore, ma anzi dobbiamo affinare le nostre tecniche di difesa
e di tutela del lavoratore.
Pare una situazione piuttosto complessa ...
In effetti ci sono parecchie situazione di criticità. Inoltre, dobbiamo saper individuare strumenti, modalità esperienze che possano permetterci gestire le conseguenze che saranno prodotte dalla nuova stagione di fusioni, cambiamenti a cui a breve assisteremo nel nostro settore