18 Feb 2015
Rinasce il "lavoro a cottimo" in Banca?

Ormai da diversi anni ogni dipendente bancario riceve obiettivi, risultati da rispettare per ottenere riconoscimenti economici, ma anche no.


In effetti dopo alcuni anni di esaltazione dove cifre considerevoli (soldoni) erano destinati ad incentivi a singoli o a gruppi di lavoratori siamo ora in una situazione in cui le pressioni provenienti dai responsabili aziendali, per raggiungere determinati volumi di vendite (polizze assicurative, carte di credito, fondi investimento ecc.), sono ancora più forti se pur in completa assenza di benefici collegati.
I più fantasiosi tra i capi area e/o i referenti commerciali amano far balenare scenari spaventosi che potrebbero prospettarsi per chi malauguratamente non riuscisse a tenere il passo con quanto richiesto ai singoli lavoratori o al personale di un intera agenzia.
Che cosa si rischia veramente?
Quali sono i doveri del lavoratore?
Il contratto di lavoro tempo per tempo definisce mansioni e ruoli, ma in questo momento di confusione generale non è male tornare al buon vecchio Codice Civile (artt. 2104-2105-2106) che con poche frasi ben inquadra la situazione,
Nel Codice Civile si parla di diligenza, non di performance eccezionali, si chiede di tenere presente l'interesse dell'impresa, ma anche il bene del paese, si invita a osservare le disposizioni impartite dall'imprenditore sulla base di un'organizzazione gerarchica.
Ecco quindi che possiamo stemperare lo stress da prestazioni sapendo che la diligenza non è sinonimo di cottimo e che trattamenti vessatori, urla, e-mail ripetute e/offensive e quant'altro provochi una situazione di stress eccessivo anche se per tempo contenuto possono essere valutati da un giudice come comportamento mobbizzante.
Per esorcizzare poi le paure che emergono dall'attualità della riforma del diritto del lavoro, il cosi detto jobs act, sulle possibilità che potrebbe avere il datore di lavoro di sanzionare chi non si colloca sopra certi standard di prestazioni vale ancora l'articolo del codice civile che collega le sanzioni disciplinari con l'inosservanza degli articoli che parlano di diligenza e di fedeltà, ma nulla è stato introdotto sulla quantificazione delle prestazioni.