29 Gen 2015
Perché lo sciopero dei bancari, la fine di un mito.

la segretaria regionale della Fiba Cisl, Costanza Braccini, spiega il perché di uno sciopero generale dei lavoratori delle banche, sfatando il mito dei bancari come "categoria protetta" del mondo del lavoro.

"In uno scenario di crisi economica, in cui le autorità europee chiedono pesanti restrizioni, con la crescita esponenziale del credito problematico e delle sofferenze, i banchieri non vedono altra soluzione che tagliare il costo del personale, nel settore sono già stati dichiarati esuberi per circa 30.000 dipendenti. La volontà di Abi di negare un contratto collettivo nazionale per potenziare le contrattazioni aziendali, porta verso una parcellizzazione della categoria e alla precarizzazione di diritti, contratti e stipendi; tutto questo si rifletterebbe anche sulla qualità del servizio offerto alla clientela.
Noi bancari, invece, pensiamo che il sistema bancario italiano dovrebbe essere il motore del rilancio economico del paese. Vogliamo una banca vicina a famiglie e imprese, che svolga un ruolo sociale del credito, dove il risparmio raccolto venga reinvestito con finanziamenti sul territorio.
Proponiamo un nuovo modello di banca, con nuovi servizi di consulenza, riteniamo che i dipendenti abbiano le competenze, la professionalità e le capacità per creare e sviluppare questo nuovo modello.
I bancari scioperano per una banca diversa al servizio del paese!" (leggi le nostre proposte)

Braccini Costanza

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