28 Gen 2014
La moltiplicazione dei pani, dei pesci e delle poltrone

Dall'articolo 38 del contratto nazionale di lavoro dei bancari:
"7. AI personale è vietato in particolare di:
a) prestare a terzi la propria opera, salvo preventiva autorizzazione dell'impresa, o svolgere attività comunque contraria agli interessi dell'impresa stessa o incompatibile con i doveri di ufficio",

 

la domande che vengono spontanee sono diverse: 
- Solo i bancari hanno il dovere dell'unicità della prestazione?
- Solo i bancari se occasionalmente fanno altro (es. formazione per enti pubblici, consulenza su competenze personali diverse da materie finanziarie, ...) devono essere autorizzati?
- Come si compongono i doveri di ufficio di presenza ed esecuzione delle mansioni con la molteplicità di incarichi?
- Come è possibile che enti che faticosamente riescono a raggiungere l'equilibrio della gestione possano retribuire in maniera smodata il loro Presidente/Direttore?
- Quante figure sono ancora in questa situazione?
- Dobbiamo aspettare che arrivi un'indagine della magistratura per scoprirlo o ci sono altri strumenti?

Queste e forse anche molte altre sono le domande che in questi giorni torturano la mente degli italiani.
La Fiba Cisl ha consegnato 118.000 firme per la legge di iniziativa popolare per porre un tetto alle retribuzioni dei manager privati: pensavamo che gli stipendi pubblici fossero già regolamentati, ma vediamo che non è ancora così.
Sappiamo che la strada per avere una legge in materia sarà ancora lunga anche perché la percezione della differenza tra il reddito dignitoso - che dovrebbe essere un diritto per ogni lavoratore – e il reddito vergognoso non è chiara a tutti, tantomeno talvolta a chi dovrebbe avere le idee più chiare.